Traumi dentali: cosa succede ai nostri denti quando si cade ?
Buongiorno pazienti, amici,
in caso di trauma dentale bisogna innanzitutto superare l’emergenza e lo spavento causato dalla caduta!
Lasciando a voi la fase del pronto soccorso, dal dolore al recupero del dente o dei suoi“pezzetti”, vi elenco alcune semplici e chiare regole che si applicano presso il nostro studio quando un paziente ci chiama dopo una caduta (è importante sentire subito il vostrodentista!).
Per i nostri pazienti siamo sempre reperibili!
Partendo dal fatto che un bambino su tre ha un incidente dentale entro i sei anni, bisogna tener presenti i seguenti fattori:
1) Età del paziente;
2) Denti decidui (da latte) o definitivi;
3) Perdita totale del dente o frattura;
4) Dove è avvenuto l’incidente (circostanze) e tempistica (da quanto tempo).
A fronte di questa prima diagnosi telefonica, si può suggerire al paziente o ai suoi genitori di rivolgersi ad un Pronto Soccorso per farsi stilare una diagnosi del trauma e per avere un referto che potrebbe servire a fini assicurativi o legali.
Seguirà una visita presso il nostro studio.
Se non c’è stata una perdita completa del dentino, soprattutto per bambini sotto i 4 anni, noi consigliamo di aspettare almeno 2 o 3 giorni dal trauma, per non spaventare ulteriormente il bambino spesso scioccato e nell’impossibilità di una visita adeguata con le labbra gonfie o tagliate.
Durante la visita bisognerà accertarsi che in seguito al trauma non ci sia stata anche una lussazione del dente (spostamento in avanti-dietro o dal basso verso l’alto). Questo movimento infatti può arrecare danni anche definitivi nel tempo, a volte più gravi della frattura stessa che spesso invece è rimediabile.
Ci interessiamo della frattura: riguarda solo la corona dentale oppure ha interessato la radice o l’alveolo (osso che sostiene il dente)? E’ orizzontale o verticale?
Controlliamo se il dente è vivo: lo è o non lo è? Risponde agli stimoli caldo/freddo?
Spesso bisogna aspettare almeno 48/72 ore dal trauma per valutare questi sintomi.
Nel tempo potrebbe svilupparsi una pulpite (dolore trafittivo che si presenta soprattutto con il caldo e che aumenta da sdraiati), un ascesso (dente più lungo, con gonfiore della gengiva, sanguinamento e dolore al solo sfioramento), una fistola successiva (pallina gialla più alta vicino all’apice del dente), o il dente potrebbe cambiare colore nel tempo.
Ultima nota: nei bambini i denti non si reimpiantano. Si fa solo per motivi estetici o funzionali ma, una volta raggiunta l’età adulta, andranno estratti.
Nel prossimo articolo vi spiegheremo le cure che attuiamo nel nostro studio per i denti traumatizzati, dalle più semplici otturazioni, alle faccette in ceramica fino all’ortodonzia o implantologia nei casi più gravi.
Ma, in caso di incidente, vi ricordiamo in primo luogo di stare molto calmi, usare un po’ di psicologia con il bambino o l’adulto, non agire in urgenza ma capire il paziente e le soluzioni cliniche possibili nel tempoperché… i denti traumatizzati vanno controllati a vita!
SMILE,
ILARIA dott.sa CAPROTTI
GIUSEPPINA dott.sa CATTANEO